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    Sviluppare l’economia marittima e costiera per contribuire alla crescita sociale e economica dell’Albania è l’obiettivo del progetto: Assistenza istituzionale per il supporto dell’economia marittima, la cui esecuzione è stata affidata al CIHEAM Bari dalla Cooperazione Italiana. Il progetto è finalizzato al rafforzamento istituzionale dei Ministeri albanesi dell’Agricoltura e sviluppo rurale e del Turismo e ambiente, per contribuire alla pianificazione strategica e di gestione di tre componenti principali legate allo sviluppo sostenibile dell’economia del mare: attività di pesca, acquacoltura e valorizzazione dei servizi eco-sistemici in chiave turistica. Con il Progetto, in sintesi, saranno analizzate le potenzialità economiche offerte dal patrimonio ambientale, marino e costiero dell’Albania, mediante la valutazione delle risorse pescabili, della flotta e dello sforzo di pesca; individuate aree vocate alla realizzazione di impianti di acquacoltura e identificati servizi eco-sistemici per un turismo ambientale sostenibile. Il risultato atteso è l’individuazione di 30 iniziative progettuali che saranno sostenute dalla Linea di Credito di Aiuto del valore complessivo di 25 milioni di Euro sulla base del Protocollo di cooperazione Italia-Albania 2014-2016. Le attività di assistenza tecnica e formazione saranno svolte con il contributo scientifico del Consiglio Nazionale delle Ricerche e della Direzione Marittima di Bari.

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    Il FEAMP mira a realizzare una “pianificazione dello spazio marittimo” come previsto dalla direttiva n. 2014/89/UE, per promuovere lo sviluppo sostenibile delle economie marittime, la cosiddetta Economia Blu. Per questo scopo tutti i maggiori Enti Pubblici di Ricerca e Università della Campania da un anno stanno mettendo a disposizione le proprie conoscenze sull’ambiente costiero e marino per produrre una visione sintetica sui vincoli d’uso, il funzionamento degli ecosistemi, le concessioni d’uso turistiche e militari, le rotte di navigazione, l’idoneità ad attività antropiche in base alle caratteristiche ecologiche, la salubrità delle risorse naturali e dell’ambiente per attività di maricoltura. La sostenibilità, infatti, si basa su una conoscenza olistica e approfondita della risorsa mare e delle implicazioni economiche dei suoi usi. Gli scopi ed i vantaggi della pianificazione dello spazio marino e marittimo sono molteplici: limitare i conflitti tra i vari settori e creare sinergie tra le attività, incoraggiare gli investimenti con norme più chiare, incrementare la cooperazione transfrontaliera tra i paesi dell’UE per sviluppare reti energetiche, rotte di navigazione, condotte, cavi sottomarini e altre attività, ma anche per sviluppare reti di aree protette, proteggere l’ambiente individuando precocemente gli impatti e le opportunità per un uso consapevole dello spazio. Il 2021 è il termine per l’istituzione dei piani di gestione. Per questo scopo tutti i maggiori Enti Pubblici di Ricerca e Università della Campania da un anno stanno mettendo a disposizione le proprie conoscenze sull’ambiente costiero e marino per produrre una visione sintetica sui vincoli d’uso, il funzionamento degli ecosistemi, le concessioni d’uso turistiche e militari, le rotte di navigazione, l’idoneità ad attività antropiche in base alle caratteristiche ecologiche, la salubrità delle risorse naturali e dell’ambiente per attività di maricoltura. La sostenibilità, infatti, si basa su una conoscenza olistica e approfondita della risorsa mare e delle implicazioni economiche dei suoi usi.

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    The EU’s biodiversity strategy for 2030 promotes the recovery of the biodiversity of European natural ecosystems through extending conservation networks, preventing and reducing anthropic impacts, and restoring the degraded natural heritage. Marine Deep Reefs (DR) are ecologically relevant benthic habitats acting as CO2 sinks and attracting a highly diverse associated fauna. The multiple pressures DR are currently facing (e.g., climate change, fishery and littering) make the need to protect and restore these habitats more urgent. Marine Litter (ML) can affect the health status of DR, leading to the loss of associated ecological functions. Through an innovative, sustainable approach, the LIFE DREAM Project aims at mitigating the anthropic pressure on deep sensitive habitats (DR) and promoting their protection, recovery and preservation. LIFE DREAM will comprise active intervention to aid the regeneration of DR and will provide supporting information to extend the Natura 2000 network to the deep-sea by integrating biological data on DR and ecosystems services they supply with spatial data on human activities. Active restoration (deployment of artificial structure as substrate for DR the forming-species growth) will be integrated with passive restoration activities (ML removal in correspondence of DR). The involvement of fishers and stakeholders within LIFE DREAM activities intends to enhance the impact of the project and boost a social behavior change. Following the principles of the circular economy, among the ambitions of the Project is pairing the recovery with recycling of materials at the end of their lifecycle, converting the recovered ML in 2nd generation fuel that will reduce the CO2 emissions. The results of LIFE DREAM would represent the baseline to extend the Natura 2000 network to the deep Mediterranean Sea and to restore deep sensitive habitats by providing best practices for DR restoration and the related costs and benefits.

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    The National Biodiversity Future Centre (NBFC) aims at harmonizing the current marine-coastal biodiversity knowledge, integrating it in databases and adopting, promoting, and making prevalent the use of the most cost/effective new/emerging monitoring methodologies and technologies. NBFC has the ambitious goal to implement a National (Marine) Biodiversity Observatory System reviewing the marine monitoring in Italy (what is done, where, and by how, how much it costs, redundancies and major gaps) and collecting data from institutional national/international programs, literature, public marine data portals, and citizen science.