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    La campagna MARINE STRATEGY 2015 è la prima campagna oceanografica propedeutica al monitoraggio degli ambienti profondi e rientrerà nel programma ministeriale di monitoraggio degli ambienti marini. Le aree di indagine comprendono l’Adriatico Meridionale, il Canale d’Otranto e lo Ionio Settentrionale. L’obiettivo principale è quello di mettere le basi per il monitoraggio di ambienti profondi rilevanti e già identificati, in tutte le sue componenti dallo studio delle comunità tramite immagini visuali e campionatura, all’analisi degli inquinanti in acqua e nel sedimento, monitoraggio della componente zooplanctonica, inquinamento acustico in mare, impatto antropico sul fondo, ecc. L’obiettivo della campagna MARINE STRATEGY è quello mettere le basi per monitorare lo stato di salute degli ecosistemi profondi secondo diversi punti di vista. Per questo motivo, le operazioni effettuate hanno coinvolto discipline differenti concentrandosi sia sulla colonna d’acqua, che sul sedimento sia in ambiente profondo (oltre i -200 m) che più superficiale (compreso tra i -50 e i -200 m).

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    La campagna MARINE STRATEGY 2016 è la prima campagna oceanografica di monitoraggio degli ambienti profondi e rientra nel programma ministeriale “Strategia Marina”. Le aree d’indagine comprendono un vasto settore del Mar Tirreno e includono il Golfo di Napoli, le Isole Pontine, l’Arcipelago Toscano, la Sardegna e le Isole Egadi. L’obiettivo principale è quello di individuare i siti d’interesse ed iniziare il monitoraggio di ambienti profondi rilevanti su siti precedentemente identificati. Il monitoraggio comprende tutte le componenti di tali ambienti. Per questo motivo, le operazioni effettuate hanno coinvolto discipline differenti, concentrandosi sullo studio di ambienti profondi (oltre i -200 m) e superficiali (compresi tra i -50 e i -200 m) e sull’analisi della colonna d’acqua e del sedimento: studio delle comunità tramite immagini visuali e campionatura, analisi degli inquinanti in acqua e nel sedimento, monitoraggio della componente fitoplanctonica e zooplanctonica, inquinamento acustico in mare, monitoraggio di rettili e mammiferi marini, impatto antropico sul fondo, ecc.

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    Nell’ambito del progetto FEAMP ISSPA (Linea 1.4 e Linea 2.51) è stato effettuato un rilievo Multi Beam allo scopo di indagare i fondali relativi alle aree identificate come potenzialmente idonee all’acquacultura. Tali rilievi hanno lo scopo di completare la mappa degli habitat bentonici e delle caratteristiche fisiche del substrato necessario alla corretta pianificazione spaziale marittima e all’identificazione delle pressioni multiple all’interno dell’area marina protetta Regno di Nettuno e del Sito Natura 2000 Fondali marini di Ischia Procida e Vivara. Il rilievo è stato effettuato con Multi Beam Knosgber 2040 C e Seapath 130-J. Sono state effettuate sonde per il profilo di velocità dell’acqua circa 2 volte al giorno con Mini SVP Valeport. È stata effettuata la calibrazione dello strumento all’inizio del rilievo e sono stati corretti i parametri di pitch, yaw a roll. L’elaborazione preliminare dei dati è stata effettuata a bordo con il software CARIS HIPS and SIPS ed è stato prodotto un DTM e un mosaico della riflettività a 1 m di risoluzione per tutta l’area indagata. Le mappe sono state estituite con il software ArcGIS 10.8.

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    Bottom samples collected by CNR-ISMAR (Bologna) in the South Adriatic Sea located from -250 m to -900 m depth. The dataset consists of grabs, dredges, box cores, ROVs and lander. It was collected from 2006to 2014 during the following oceanographic cruises: ALTRO, ARCADIA, BARCA2007, COCOMAP13, COCOMAP14, CROMA, MEMA12, SASSI08, SETE2006.

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    La campagna MARINE STRATEGY 2016 è la terza campagna oceanografica di monitoraggio degli ambienti profondi e rientra nel programma ministeriale “Strategia Marina”. Le aree d’indagine comprendono l’intero bacino Adriatico (dal traverso di Otranto al Golfo di Trieste). L’obiettivo principale è quello di mettere le basi e iniziare il monitoraggio di ambienti profondi rilevanti e già identificati, in tutte le sue componenti, dall’analisi degli inquinanti in acqua e nel sedimento, il monitoraggio della componente fitoplanctonica e zooplanctonica, bio-ottica, inquinamento acustico in mare, il monitoraggio di rettili e mammiferi marini, l’impatto antropico sul fondo, ecc. L’obiettivo della campagna MARINE STRATEGY è quello di monitorare lo stato di salute degli ecosistemi profondi secondo diversi punti di vista. Per questo motivo, le operazioni effettuate hanno coinvolto discipline differenti concentrandosi sia sulla colonna d’acqua, che sul sedimento sia in ambiente profondo (oltre i -100 m) che più superficiale. Le indagini si sono svolte nelle acque territoriali.

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    La campagna MARINE STRATEGY 2016 è la seconda campagna oceanografica di monitoraggio degli ambienti profondi e rientra nel programma ministeriale “Strategia Marina”. Le aree di indagine comprendono un vasto settore del Canale di Sicilia e del Mar Ionio, che comprendono anche le Isole Pelagie, le coste siciliane e calabresi fino alla Puglia adriatica. L’obiettivo principale è quello di mettere le basi e iniziare il monitoraggio di ambienti profondi rilevanti e già identificati, in tutte le sue componenti, dallo studio delle comunità tramite immagini visuali e campionatura, all’analisi degli inquinanti in acqua e nel sedimento, monitoraggio della componente fitoplanctonica e zooplanctonica, inquinamento acustico in mare, il monitoraggio di rettili e mammiferi marini, l’impatto antropico sul fondo, ecc.

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    Crociera oceanografica a bordo della nave da ricerca URANIA nell'ambito del Progetto CoCoNet per mappare il paesaggio sottomarino al largo del Montenegro. Lo scopo dell'indagine era mappare gli habitat bentonici della piattaforma e della scarpata continenatale, con un focus sui coralli profondi.

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    Lo scopo di questa crociera era l’acquisizione di dati oceanografici lungo la piattaforma continentale, a ridosso della faglia attiva chiamata Sant’Eufemia, e al tetto del Ridge di Capo Vaticano la cui origine è stata associata a intrusioni vulcaniche età Pleistocenica. Durante la crociera sono state campionate le acque, utilizzando la rosetta a 24 bottiglie, il sedimento del fondale marino utilizzando la benna, e le caratteristiche della colonna d'acqua con la CTD. Durante le fasi di trasferimento da una zona all’altra e tra le stazioni di campionamento sono stati acquisiti dati sismici ad altissima risoluzione (Chirp Sub-bottom Profiles) e dati morfo-batimetrici (Multibeam 8111). Le operazioni di acquisizione e di campionamento sono state svolte con la N/R OGS-Explora dell’OGS di Trieste.

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    La campagna oceanografica RECORD_2013 (Risposta geochimica dei coralli di profondità a variazioni paleoceanografiche e paleoclimatiche in Canale di Sicilia) è stata realizzata in funzione di obiettivi prioritari funzionali ad alcuni progetti internazionali (MISTRAL/PALEOMEX/COFIMED) e nazionali (Progetto Bandiera Ritmare), ed EU Coconet. In particolare mirava a: 1) Acquisire transetti idrologici con prelievo di campioni di acqua per la caratterizzazione chimico-fisica delle masse di acqua; 2) Effettuare il primo rilievo multidisciplinare (mappatura, geofisica, biologia, documentazione ROV e idrologia) della nuova area a coralli bianchi scoperta nell’estate del 2103 al largo della Sardegna; 3) Effettuare un rilievo geofisico del canyon di Biserta (Tunisia) e una sua esplorazione per l’eventuale identificazione di siti a coralli profondi attuali e sub fossili; 4) Ottenere campioni di sedimenti nei settori tunisini del Canale di Sardegna e del Canale di Sicilia funzionali a studi paleoclimatici del tardo olocene.

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    La campagna oceanografica COCOMAP13 ha lo scopo di estendere la mappatura batimetrica nella porzione sud orientale del bacino Adriatico e quindi di individuare i principali lineamenti geomorfologici e le caratteristiche litologiche e sedimentologiche che condizionano l'esistenza di ecosistemi marini profondi. Inoltre, si intende investigare nuovi siti in cui è stata documentata l'esistenza di ecosistemi corallini di profondità e di ottenere informazioni dettagliate sulla possibile connessione di questi ecosistemi di profondità con quelli di piattaforma verificando l'esistenza di biocostruzioni mediante campionature e mappatura di dettaglio. La campagna fa parte delle del Programma dell'Unione Europea nel Settimo Quadro denominato "COCONET" (Towards COast to COast NETworks of marine protected areas (from the shore to the high and deep sea), coupled with sea-based wind energy potential) finalizzato a identificare reti di aree marine protette e possibili siti di installazione di impianti eolici.