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    Rilievo batimetrico tramite EM302 durante la campagna oceanografica a bordo della Nave Alliance in Mar Tirreno Mar Ligure dal 26/09/2017 al 30/09/2017 per rilievo oceanografico / idrologico “MREA 17” con deploy del ASV-Wave-glider (Regione Toscana) e monitoraggio parametri ambientali e correntometrici nell'ambito del progetto LOGMEC il quale prevedeva: - una prima fase di misurazioni con sonda CTD e ADCP nel Tirreno Settentrionale e Centrale, con personale dell’Istituto in T.I.; - rilievo idrografico, volto a un mooring al largo di Marina di Carrara; - messa a mare e recupero di un drifter con perso- nale del Lamma Toscana in T.I.; - misurazioni CTD e ADCP con personale del CMCC e CNR in T.I. al largo di Marina di Carrara.

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    La campagna oceanografica COCOMAP14 ha lo scopo di estendere la mappatura batimetrica acquisita durante la campagna COCOMAP13 nella porzione sud orientale del bacino Adriatico e quindi di individuare i principali lineamenti geomorfologici e le caratteristiche litologiche e sedimentologiche che condizionano l'esistenza di ecosistemi marini profondi. Inoltre, si intende investigare nuovi siti in cui è stata documentata l'esistenza di ecosistemi corallini di profondità e di ottenere informazioni dettagliate sulla possibile connessione di questi ecosistemi di profondità con quelli di piattaforma verificando l'esistenza di biocostruzioni mediante campionature e mappatura di dettaglio. La campagna fa parte delle del Programma dell'Unione Europea nel Settimo Quadro denominato "COCONET" (Towards COast to COast NETworks of marine protected areas (from the shore to the high and deep sea), coupled with sea-based wind energy potential). La regione marina adriatico-ionica è stata individuata per un progetto pilota focalizzato allo studio delle comunità bentoniche marine da litorali a batiali finalizzato alla comprensione delle relazioni intercorrenti fra gli organismi delle Aree Marine Protette selezionate.

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    Le attivita' di ricerca si sono concentrate nelle acque dell’Adriatico settentrionale dove la campagna oceanografica ASCI14 ha acquisito nuovi dati per tre distinti progetti di ricerca che vertono sulla stessa area: la piattaforma nord adriatica. I temi scientifici dei tre progetti sono di seguito elencati. Progetto A: Ricerca di depositi sabbiosi in piattaforma. La caratterizzazione, la mappatura e la messa a punto di una metodologia di indagine e di potenziale utilizzo della porzione sabbiosa dei depositi fluviali sommersi, renderà possibile il completamento del budget della risorsa sabbia in piattaforma e la definizione dei problemi tecnici al possibile sfruttamento di questi depositi. Progetto B: Verifica dell'applicabilita' del geodatabase dei depositi sabbiosi presenti sulla piattaforma al largo della regione Emilia Romagna, come strumento per lo sfruttamento dei giacimenti sabbiosi sommersi. Progetto C: Studio delle variazioni eustatiche e della subsidenza in Alto Adriatico negli ultimi 130.000 anni attraverso indicatori geomorfologici, stratigrafici e geoarcheologici.

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    La campagna ARCADIA (MaGIC Project) è finalizzata all'acquisizione di dati ecometrici multi fascio nei due fogli dell’ Adriatico meridionale di competenza ISMAR: Foglio Monopoli (Foglio 52) e Foglio Brindisi (Foglio 51). MaGIC è un progetto finanziato dal Dipartimento della Protezione Civile per l’acquisizione di dati morfobatimetrici ad alta risoluzione lungo settori di costa italiani. A tal fine è prevista la realizzazione della Carta degli Elementi di Pericolosità dei Fondali Marini Italiani, costituita da 72 Fogli a scala 1:50.000, di cui 19 di competenza ISMAR-CNR UOS Bologna. Per ciascun foglio sono previste quattro carte tematiche, esse servono a mettere in risalto aspetti diversi della pericolosità geologica e le differenti scale a cui essa può essere investigata e rappresentata.

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    Gli obiettivi della campagna oceanografica MarBeep erano: - Individuazione della riflettività del fondo e della colonna d'acqua su zone ad emissione di fluidi (caldi e freddi) a fondo mare; - Raccolta di campioni di sedimento per analisi sedimentologiche, gas cromatografiche, geochimiche ed isotopiche; - Raccolta di campioni per l'analisi della biodiversità delle componenti bentoniche, dai virus alla macrofauna, nei differenti habitat identificati nei siti studiati. - Individuazione di seepage system e pockmark, facies trasparenti legate a presenza di gas, bright reflections, faglie normali associate a risalita di fluidi, superfici di base di corpi di frana complessi e loro deformazioni interne; - Caratterizzazione delle variazioni fisico-chimiche verticali della colonna d'acqua in presenza di emissioni fluide a fondo mare.

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    La crociera oceanografica MEDCOR nello Stretto di Sicilia è stata progettata principalmente per:(i) completare la mappa del sito corallino di acque profonde (dwc) nel sud di Malta, acquisendo nuovi dati biogeologici e idrologici, (ii) raccogliere e mantenere i coralli vivi in vasche per condurre esperimenti a bordo e in laboratorio sugli effetti dell'acidificazione degli oceani sul corallo di profondità e valutarne l'ecologia microbiologica, (iii) raccogliere coralli vivi per studi genetici; (iv) raccogliere campioni d'acqua e coralli vivi di profondità per studi geochimici relativi alla circolazione delle masse d'acqua, (v) valutare l'impatto antropogenico sulle aree di mare profondo selezionate, (vi) esplorare un'area di pockmarks/vulcani di fango nel bacino di Gela che dovrebbe ospitare biota chemiosintetici . Gli esperimenti di acidificazione degli oceani e di ecologia microbica sono stati condotti nell'ambito del progetto COMP (Réponse des coraux méditerranéens depths aux changements climatiques globaux).

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    L’obiettivo principale della crociera CORSARO è stata la raccolta di dati biogeologici e idrologici dalla provincia corallina di acque profonde di Santa Maria di Leuca (SML) nel Mar Ionio. Inoltre, sono state esplorate alcune parti del margine meridionale del Mar Adriatico identificando nuovi siti di acque profonde, sebbene tutti premoderni. A SML e in Adriatico è stata raccolta una gran varietà di coralli bianchi vivi e morti (Lophelia, Madrepora, Desmophyllum e Caryophyllia). Questi materiali saranno funzionali a studi paleoceanografici basati sulla geochimica (isotopi stabili, elementi in tracce e minori). I coralli sono anche utili per valutare la connettività genetica degli attuali banchi di coralli del Mediterraneo, ma anche in una proiezione temporale attraverso l'applicazione della valutazione paleogenetica (basata su DNA degradato).

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    La campagna oceanografica GEO-CAL2014 prevede l’acquisizione di dati multi-disciplinari in prossimità delle Isole Pontine e nell'area di mare compresa tra la Calabria occidentale e le isole Eolie, in particolare al largo del promontorio di Capo Vaticano, nel Golfo di S. Eufemia e nell’area di Panarea. Zona1: include un alto morfo-strutturale (MS-High) al largo del promontorio di Capo Vaticano, la cui origine è ancora molto dibattuta. Include anche la piattaforma continentale del Golfo di S. Eufemia, dove sono presenti numerosi piccoli alti morfologici sui quali proliferano ricche biocenosi a coralli. Zona2: rappresentata dall’area circostante Panarea. E’ stata effettuate la misura diretta dei flussi di fondo con Camera Bentica Automatica, che è stata posizionata in due crateri ai bordi orientale e occidentale di una depressione nella parte nord dell’area, gia' noti per attività idrotermale. Zona3: zona a N e NE delle Isole Pontine, dove un recente survey geofisico ha messo in luce elementi che lasciano ipotizzare la presenza di un apparato vulcanico.

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    L'obiettivo principale della crociera MARCOS è stata la documentazione dei siti corallini di acque profonde nello Stretto di Sicilia. In particolare, l'obiettivo principale è stato quello di visualizzare e campionare ulteriormente le province coralline di acque profonde scoperte di recente a sud di Malta e intorno alle sponde vulcaniche e all' isola nello Stretto di Sicilia esplorate dal ROV durante una precedente crociera. Durante MARCOS questi siti corallini sono stati mappati in dettaglio, e sono stati acquisiti dati CTD e numerosi campioni di fondale per analisi interdisciplinari in corso sulle barriere coralline di acque profonde. Il campionamento del fondale marino è stato il fulcro della crociera MARCOS. Inoltre, durante la crociera, sono stati acquisiti anche nuovi dati andana-batimetrici e geofisici dal Bacino di Gela. Sono stati effettuati due recuperi e riposizionamenti degli ormeggi (mooring) per studiare l'interazione tra correnti di fondo e fondale marino nel Bacino di Gela.

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    Lo scopo della campagna oceanografica SAND16 è stato quello di studiare e caratterizzare le strutture marine profonde, in particolare i canyon lungo i margini continentali, sia da un punto di vista biologico che geologico. I dati raccolti servono a studiare e definire le seguenti tematiche: impatti antropici (marine litter), biodiversità di meiofauna, macrofauna e fauna microbica, seafloor integrity e interazioni tra gli organismi (reti trofiche), diversità procariotica, identificazione dei microrganismi mediante tecniche di Next Generation Sequencing (NGS), quantificazione e caratterizzazione delle microplastiche, studio dei biofilm microbici associati a tali microplastiche, studio della morfologia e delle strutture sedimentarie associate ai canyon e alle frane sottomarine lungo i margini continentali. Le aree di indagine sono state definite attorno ai canyon di Tricase, Crotone e Squillace e i campioni sono stati raccolti a monte dei canyon, in mezzo e al fondo e, come punti di controllo, nelle adiacenti aree esterne al sistema canyon. Durante la campagna siamo riusciti a raccogliere materiale sufficiente ad ottenere informazioni importanti su alcuni degli undici descrittori della marine strategy, e nello specifico: biodiversità, sea floor integrity, reti trofiche, marine litter. Inoltre sarà possibile studiare la diversità microbica, la presenza di microplastiche e i batteri ad esse associati. Il rilievo geofisico delle aree studiate è risultato fondamentale per la strategia di esplorazione delle aree selezionate e nella definizione dei punti di campionatura. I profili multibeam e chirp acquisiti vanno inoltre ad arricchire la conoscenza dei sistemi sedimentari associati ai margini continentali.