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High resolution video on back corals forest in the Gulf of Naples (Italy)
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Dati di livello di pressione sonora ottenuti elaborando file wav di rumore subacqueo registrati nell'ambito del progetto Interreg SOUNDSCAPE.
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Durante la crociera SETE 2006 (SEdimentation and TEctonics) è stata indagata l'area di scarpata continentale compresa tra l'offshore di Monopoli e il promontorio del Gargano (sud Adriatico). Gli obiettivi principali sono stati: - definire la dinamica dei processi erosivi e di cedimento massivo legati alle sequenze deposizionali che progradano lungo il pendio; - comprendere l'interazione tra la dinamica sedimentaria e la struttura tettonica che interessa la piattaforma e la scarpata dell'Adriatico meridionale; - comprendere la distribuzione e la variabilità laterale del sistema di pieghe e faglie lungo l'area di deformazione, nota come faglia di Gondola; - definire la morfologia delle aree interessate da frane sottomarine e la morfologia del Canyon di Bari (principale canyon sottomarino adriatico); - rilevare e studiare diverse aree interessate da caratteristiche deposizionali di onde sedimentarie e correnti di fondo (tipicamente con direzione di crescita verso la piattaforma continentale); - studiare il Canyon di Bari e la relazione tra la fase erosiva e l'avanzamento dalla piattaforma continentale; - campionare coralli (vivi e subfossili) in canyon e in aree di versante interessate da correnti di fondo; - raccogliere carote attraverso sequenze stratigrafiche idonee a studiare l'evoluzione paleoclimatica e paleoceanografica del mare Adriatico.
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La campagna MARINE STRATEGY 2015 è la prima campagna oceanografica propedeutica al monitoraggio degli ambienti profondi e rientrerà nel programma ministeriale di monitoraggio degli ambienti marini. Le aree di indagine comprendono l’Adriatico Meridionale, il Canale d’Otranto e lo Ionio Settentrionale. L’obiettivo principale è quello di mettere le basi per il monitoraggio di ambienti profondi rilevanti e già identificati, in tutte le sue componenti dallo studio delle comunità tramite immagini visuali e campionatura, all’analisi degli inquinanti in acqua e nel sedimento, monitoraggio della componente zooplanctonica, inquinamento acustico in mare, impatto antropico sul fondo, ecc. L’obiettivo della campagna MARINE STRATEGY è quello mettere le basi per monitorare lo stato di salute degli ecosistemi profondi secondo diversi punti di vista. Per questo motivo, le operazioni effettuate hanno coinvolto discipline differenti concentrandosi sia sulla colonna d’acqua, che sul sedimento sia in ambiente profondo (oltre i -200 m) che più superficiale (compreso tra i -50 e i -200 m).
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EUROSTRATAFORM will study marine sediment dispersal from source to sink (river output to deposit in on the shelf, slope or basin floor) on contrasted European margins, with the aim of understanding how geological strata are generated. Experimental work and data analysis will examine the water column and sedimentary processes involved in moving sediment through the system. Physical, biological and geochemical processes, which transform that sediment once deposited, will be equally investigated. To bridge the gap in knowledge from these active processes to the stratal record we will work on a variety of timescales from individual flood events to the geological record of the last 500,000 years. This will greatly improve our ability to forecast and hind cast the response of the marine system to natural and anthropogenic perturbation. This research is fundamental to understand matter and energy cycling, and to ensure the safe management of marine resources.
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Il progetto CROP (CROsta Profonda), nato negli anni ’90 dalla collaborazione tra il CNR-ENI e CNR-ENEL, rappresenta un programma di ricerca multidisciplinare finalizzato alla comprensione dei processi geodinamici del territorio italiano, la definizione e prevenzione del rischio geologico e la ricerca di risorse energetiche attraverso lo studio di dati geofisici. La banca dati CROP, generata dall’acquisizione, l’elaborazione e l’interpretazione (in gran parte svolta dall’OGS) di circa 10000 km di profili sismici a riflessione terrestri e marini (circa 1250 km in terra e circa 8700 km in mare), è depositata presso il Centro dati creano nella Sede di Bologna dell’Istituto di Scienze Marine ISMAR-CNR.
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La campagna oceanografica “MSFD-IONIO-2017” nella sottoregione Mar Mediterraneo Centrale e Mar Ionio è iniziata il giorno 21/7/2017 alle ore 19 dal porto di Palermo. Le aree d’indagine per questa campagna di monitoraggio hanno compreso un vasto settore del Canale di Sicilia e dal Mar Ionio come riportato in Figura 1. L’obiettivo principale è quello di individuare nuovi siti d’interesse e continuare il monitoraggio di ambienti profondi rilevanti su siti identificati dalle campagne precedenti. Le operazioni effettuate hanno coinvolto discipline differenti, concentrandosi sullo studio di ambienti profondi (oltre i -200 m) e superficiali (compresi tra i -50 e i -200 m) e sull’analisi della colonna d’acqua: studio delle comunità tramite immagini visuali, analisi degli inquinanti in acqua e nel sedimento, campionamento della componente fitoplanctonica e macrobentonica, monitoraggio di rettili e mammiferi marini, impatto antropico sul fondo e analisi del rumore ambientale.
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La distribuzione delle biocostruzioni lungo le coste della Puglia è conosciuta soltanto per alcuni tratti, con particolare riferimento al coralligeno, ma non è disponibile una cartografia georeferenziata aggiornata a scala regionale e, soprattutto, non è noto lo stato di conservazione delle “Scogliere” per la maggior parte della regione. In considerazione della continua crescita di pressioni antropiche, spesso interagenti, risulta altresì indispensabile l’implementazione di adeguate misure di conoscenza e di gestione finalizzate alla conservazione degli ecosistemi e dall’uso sostenibile delle risorse naturali in accordo con le Direttive Europee. In questo contesto in Puglia, nasce il progetto Biomap, che mira a dare un valido contributo alla rivisitazione dei SIC già esistenti e con la finalità di verificare e analizzare la presenza di “Scogliere” in vista della considerazione di questo habitat ai fini dell’attuazione della Direttiva sopra citata.
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Dati registrati da idrofoni nell'ambito del progetto Interreg SOUNDSCAPE
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La campagna MARINE STRATEGY 2016 è la prima campagna oceanografica di monitoraggio degli ambienti profondi e rientra nel programma ministeriale “Strategia Marina”. Le aree d’indagine comprendono un vasto settore del Mar Tirreno e includono il Golfo di Napoli, le Isole Pontine, l’Arcipelago Toscano, la Sardegna e le Isole Egadi. L’obiettivo principale è quello di individuare i siti d’interesse ed iniziare il monitoraggio di ambienti profondi rilevanti su siti precedentemente identificati. Il monitoraggio comprende tutte le componenti di tali ambienti. Per questo motivo, le operazioni effettuate hanno coinvolto discipline differenti, concentrandosi sullo studio di ambienti profondi (oltre i -200 m) e superficiali (compresi tra i -50 e i -200 m) e sull’analisi della colonna d’acqua e del sedimento: studio delle comunità tramite immagini visuali e campionatura, analisi degli inquinanti in acqua e nel sedimento, monitoraggio della componente fitoplanctonica e zooplanctonica, inquinamento acustico in mare, monitoraggio di rettili e mammiferi marini, impatto antropico sul fondo, ecc.