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    L’obiettivo è valutare la presenza di microplastiche nei tre sottobacini lagunari e nel bacino scolante per comprendere i percorsi di trasporto di questi inquinanti. In particolare ISP si occupa di quantificare e caratterizzare simultaneamente le small microplastics (<100 µm), additivi plastici e altre componenti del microlitter in acque e sedimenti. Campionate acque in 12 siti lagunari per 4 campagne nel periodo 2022-2023 nei tre sottobacini, in quattro di questi siti sono anche stati campionati i sedimenti in una sola campagna. Nel bacino scolante sono stati campionati 11 siti per 4 campagne di campionamento nel 2022-2023. Inoltre è stato campionato per 12 mesi consecutivi il sito CUAI (Canale Unico Acque Irrigue) che raccoglie le acque dal Sile e le porta al potabilizzatore di Ca’ Solaro

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    Profilo monocanale acquisito con lo sparker 30 kJ, della Teledyne Exploration di Houston (USA), in formato analogico stampato in tempo reale su carta termica (shot number 1 - 15; record length 0 - 8 s). Posizionamento tipo Loran C successivamente convertito in geografiche WGS84. L'area investigata è rappresentata dal segmento di piana abyssale tra il vulcano Magnaghi e il vulcano Vavilov, Tirreno centrale. Capo crociera: dr. A. Fabbri, partecipanti: S. Rossi, E.F.K. Zarudzki; periti: P. Ferretti e A. Ferriani. Nel 2020 i profili sparker non stati digitalizzati (immagine TIFF) e convertiti in file segy standard georeferenziati e inclusi nella Banca Dati Sparker (SDB) gestita dal gruppo informale per la gestione della SDB. Il profilo è caratterizzato da: numero di soppio 1 - 20; numero di tracce 1- 9755; lunghezza del record 0 - 8 s; coordinate UTM, WGS84.

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    Nell’ambito del progetto FEAMP ISSPA (Linea 1.4 e Linea 2.51) è stato effettuato un rilievo Multi Beam allo scopo di indagare i fondali relativi alle aree identificate come potenzialmente idonee all’acquacultura. Tali rilievi hanno lo scopo di completare la mappa degli habitat bentonici e delle caratteristiche fisiche del substrato necessario alla corretta pianificazione spaziale marittima e all’identificazione delle pressioni multiple all’interno dell’area marina protetta Regno di Nettuno e del Sito Natura 2000 Fondali marini di Ischia Procida e Vivara. Il rilievo è stato effettuato con Multi Beam Knosgber 2040 C e Seapath 130-J. Sono state effettuate sonde per il profilo di velocità dell’acqua circa 2 volte al giorno con Mini SVP Valeport. È stata effettuata la calibrazione dello strumento all’inizio del rilievo e sono stati corretti i parametri di pitch, yaw a roll. L’elaborazione preliminare dei dati è stata effettuata a bordo con il software CARIS HIPS and SIPS ed è stato prodotto un DTM e un mosaico della riflettività a 1 m di risoluzione per tutta l’area indagata. Le mappe sono state estituite con il software ArcGIS 10.8.

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    Shapefile del solo livello 2. Livello 2: Unità Morfologiche (UM) Rappresentano grandi unità all'interno delle quali si raggruppano tratti morfologici (EM del Livello 3) anche diversi ma la cui predominanza è caratterizzante e indicativa di determinati processi o fenomeni geologici. Scheda metadati originale: http://dati.protezionecivile.it/geoportalDPC/catalog/search/resource/details.page?uuid=PCM_MaGIC1_17%3A20160627%3A125032

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    Catene correntometriche (mooring BB, EE, FF) equipaggiate con sensori multidisciplinari posizionati sul fondo marino e lungo la colonna d’acqua per misurare in continuo parametri fisici e bio-geochimici che consentono la comprensione e la descrizione di ecosistemi marini, il monitoraggio del cambiamento climatico e forniscono informazioni relativi a rischi naturali. Tramite di n. 2 trappole di sedimento, si ottengono misure dei flussi verticali di materiale particellato. Installate per monitorare l’arrivo stagionale dell’acqua densa (Adriatic Deep Water - AdDW; e North Adriatic dense Deep Water - NAdDW) proveniente dall’Adriatico settentrionale, e la sua variabilità interannuale e su lungo periodo per effetto dei cambiamenti climatici Sistema attivo dal 2004 e finanziato da diversi progetti scientifici (EU-EuroSTRATAFORM, EU-HERMIONE, PRIN-OBAMA, EU-Perseus, EU-CoCoNet, Progetto bandiera Ritmare (SP5-WP5-AZ3) e Strategia per l’ambiente marino (D. L. 190/2010). Inoltre questi ancoraggi oceanografici fanno parte della rete osservativa italiana di punti fissi (IFON) e, sono supportati dall’Ufficio Programmazione e Grant Office del CNR. Dal 2021 i siti BB e FF, sono entrati a far parte del consorzio EMSO-ERIC (European Multidisciplinary Seafloor and water column Observatory European-Research Infrastructure Consortium) come nodo osservativo del mare Adriatico meridionale composto dagli ancoraggi BB e FF e dal sito osservativo E2M3A gestito da OGS Trieste. La partecipazione ad EMSO-ERIC è sostenuta anche dalle attività della Joint Research Unit Italiana del consorzio (EMSO Italia). Infine il mooring BB è parte della Rete di Misurazioni in continuo a lungo termine della temperatura e salinità delle acque profonde del Mediterraneo (Programma Hydrochanges della CIESM). Gli strumenti impiegati sono dotati di memoria ed alimentazione interna. I dati oceanografici sono scaricati in modalità delayed durante la manutenzione degli ancoraggi che avviene con cadenza semestrale o annuale. Durante la manutenzione gli ancoraggi vengono recuperati per eseguire lo scarico dei dati, la raccolta dei campioni delle trappole, la sostituzione delle batterie e la verifica della funzionalità prima della rimessa a mare. Queste manutenzioni sono state eseguite utilizzando diverse navi da ricerca del CNR (R/V Urania, R/V Minerva Uno e N/O G. Dallaporta) o navi di opportunità nell’ambito delle attività sperimentali dei progetti sopracitati. Personale coinvolto: Stefano Miserocchi (stefano.miserocchi AT cnr.it), Leonardo Langone e Patrizia Giordano."

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