mar adriatico
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La carta batimorfologica dell’Adriatico Settentrionale che include anche le lagune di Venezia e di Grado e Marano ed è il risultato di una collaborazione tecnico-scientifica tra vari Enti, tra cui il CNR e l’IIM (Istituto Idrografico Militare). La carta è composta da un corpo principale che illustra il modello di elevazione dei fondali marini (risoluzione di 200m) derivato dall’integrazione di tutti i dati acquisiti con ecoscandagli a fascio singolo (single-beam) con una esagerazione verticale di 30x, necessaria ad evidenziare le principali caratteristiche geomorfologiche della piattaforma Nord Adriatica. La carta batimetrica include una serie di poligoni blu (key map) che illustrano la copertura dei dati a maggiore risoluzione raccolti con ecoscandaglio multifascio (Multibeam) acquisiti dal CNR ISMAR, IGAG e dall’IIM, sia lungo costa che in mare aperto, dal 2005 ad oggi. Il rilievo Multibeam della laguna di Venezia, include le tre bocche di porto di Venezia, Chioggia e Malamocco (Madricardo et.al, 2017) è stato integrato al dato Singlebeam, visibile nel corpo carta principale. A destra del corpo carta sono state realizzate sei carte batimetriche ad alta risoluzione che evidenziano i rilievi Multibeam condotti nel porto di Ravenna, alla foce del Fiume Po (Po di Pila) nelle Lagune di Venezia (Laguna Nord e bocca di porto di Chioggia), nel porto di Trieste, nell’area off-shore Ravenna (depositi di sabbie relitte attribuite a depositi trasgressivi). La cartografia è visibile attraverso il WebGIS o scaricabile direttamente al link indicato di seguito.
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Dati di livello di pressione sonora ottenuti elaborando file wav di rumore subacqueo registrati nell'ambito del progetto Interreg SOUNDSCAPE.
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La distribuzione delle biocostruzioni lungo le coste della Puglia è conosciuta soltanto per alcuni tratti, con particolare riferimento al coralligeno, ma non è disponibile una cartografia georeferenziata aggiornata a scala regionale e, soprattutto, non è noto lo stato di conservazione delle “Scogliere” per la maggior parte della regione. In considerazione della continua crescita di pressioni antropiche, spesso interagenti, risulta altresì indispensabile l’implementazione di adeguate misure di conoscenza e di gestione finalizzate alla conservazione degli ecosistemi e dall’uso sostenibile delle risorse naturali in accordo con le Direttive Europee. In questo contesto in Puglia, nasce il progetto Biomap, che mira a dare un valido contributo alla rivisitazione dei SIC già esistenti e con la finalità di verificare e analizzare la presenza di “Scogliere” in vista della considerazione di questo habitat ai fini dell’attuazione della Direttiva sopra citata.