Rosette
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Lo scopo di questa crociera era l’acquisizione di dati oceanografici lungo la piattaforma continentale, a ridosso della faglia attiva chiamata Sant’Eufemia, e al tetto del Ridge di Capo Vaticano la cui origine è stata associata a intrusioni vulcaniche età Pleistocenica. Durante la crociera sono state campionate le acque, utilizzando la rosetta a 24 bottiglie, il sedimento del fondale marino utilizzando la benna, e le caratteristiche della colonna d'acqua con la CTD. Durante le fasi di trasferimento da una zona all’altra e tra le stazioni di campionamento sono stati acquisiti dati sismici ad altissima risoluzione (Chirp Sub-bottom Profiles) e dati morfo-batimetrici (Multibeam 8111). Le operazioni di acquisizione e di campionamento sono state svolte con la N/R OGS-Explora dell’OGS di Trieste.
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La crociera GECO (Greek and Eratosthenes COrals) è stata progettata per riconoscere la presenza di coralli in acque profonde nel Mediterraneo orientale, come contributo ai programmi ESF Euromargins Moundforce e EU Hermes (WP2: Deep Water Coral and Mounds). Sebbene lo scopo principale fosse la scoperta e la mappatura di siti corallini in acque profonde, GECO ha contribuito ad altri obiettivi Hermes, acquisendo dati relativi al WP1 (Open Slopes) e WP4 (Cold Seeps and Anoxic Environments) e campionando i bacini anossici Atalante e Urania (bacini anossici permanenti profondi) e i margini continentali tra Creta e Rodi. I campioni raccolti dalla parte più interna del bacino del Mediterraneo possono aiutare a gettare nuova luce sulle relazioni temporali, evolutive e genetiche esistenti con gli hotspots di corallo nel Mediterraneo e nell'adiacente Oceano Atlantico. La crociera ha anche contribuito alla valutazione delle comunità microbiche e della meiofauna che popolano il bacino anossico nel Mar Ionio meridionale e le scarpate continentali, nonché a una migliore conoscenza della biodiversità della zona batiale del Mediterraneo orientale.
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La campagna MARINE STRATEGY 2016 è la prima campagna oceanografica di monitoraggio degli ambienti profondi e rientra nel programma ministeriale “Strategia Marina”. Le aree d’indagine comprendono un vasto settore del Mar Tirreno e includono il Golfo di Napoli, le Isole Pontine, l’Arcipelago Toscano, la Sardegna e le Isole Egadi. L’obiettivo principale è quello di individuare i siti d’interesse ed iniziare il monitoraggio di ambienti profondi rilevanti su siti precedentemente identificati. Il monitoraggio comprende tutte le componenti di tali ambienti. Per questo motivo, le operazioni effettuate hanno coinvolto discipline differenti, concentrandosi sullo studio di ambienti profondi (oltre i -200 m) e superficiali (compresi tra i -50 e i -200 m) e sull’analisi della colonna d’acqua e del sedimento: studio delle comunità tramite immagini visuali e campionatura, analisi degli inquinanti in acqua e nel sedimento, monitoraggio della componente fitoplanctonica e zooplanctonica, inquinamento acustico in mare, monitoraggio di rettili e mammiferi marini, impatto antropico sul fondo, ecc.
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La crociera oceanografica MEDCOR nello Stretto di Sicilia è stata progettata principalmente per:(i) completare la mappa del sito corallino di acque profonde (dwc) nel sud di Malta, acquisendo nuovi dati biogeologici e idrologici, (ii) raccogliere e mantenere i coralli vivi in vasche per condurre esperimenti a bordo e in laboratorio sugli effetti dell'acidificazione degli oceani sul corallo di profondità e valutarne l'ecologia microbiologica, (iii) raccogliere coralli vivi per studi genetici; (iv) raccogliere campioni d'acqua e coralli vivi di profondità per studi geochimici relativi alla circolazione delle masse d'acqua, (v) valutare l'impatto antropogenico sulle aree di mare profondo selezionate, (vi) esplorare un'area di pockmarks/vulcani di fango nel bacino di Gela che dovrebbe ospitare biota chemiosintetici . Gli esperimenti di acidificazione degli oceani e di ecologia microbica sono stati condotti nell'ambito del progetto COMP (Réponse des coraux méditerranéens depths aux changements climatiques globaux).
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La crociera oceanografica multidisciplinare OBAMA_2011 è stata effettuata in Adriatico Meridionale, nello Stretto di Otranto e nella provincia corallina di acque fredde di S. Maria di Leuca per indagare le variazioni ambientali ed ecologiche avvenute negli ecosistemi oceanici profondi legati ai recenti cambiamenti climatici. La crociera faceva parte della fase sperimentale di due progetti di ricerca: EC_HERMIONE (Hotspot Ecosystem Research and Mans Impact on European Seas) e PRIN_OBAMA (Offshore OBservatory for the long-term ecologic research (L-TER) on the SeA del Mediterraneo profondo). Le principali operazioni effettuate sulla crociera sono state: a) Recupero, manutenzione e ricollocazione di 2 mooring nel Mare Adriatico Meridionale; b) Profili CTD lungo i transetti normali al versante continentale seguendo il percorso dell'Acqua Densa del Nord Adriatico (NadDW) che si diffonde nel Mare Adriatico Meridionale. L'acqua è stata raccolta anche per definire la distribuzione spaziale delle popolazioni di microzoo, microfito, nano e picoplancton; c) Esperimenti di diluizione per valutare il funzionamento della rete alimentare microbica in acque profonde; d) Carotaggio con box core. Una volta a bordo, ogni campione è stato sottocampionato per lo studio di macrobenthos, meiofauna, batteri / virus, materia organica, enzimi e granulometria. Le carote di sedimento corte sono state inoltre sottocampionate per misurare i microprofili di ossigeno disciolto e per caratterizzare la materia organica. e) Campionamento di sedimenti superficiali con benna nel canyon di Bari. f) Acquisizione di linee sonar Multibeam e CHIRP; g) Dislocamento di MEMO nella provincia del corallo bianco di Santa Maria di Leuca per l'osservazione della megafauna bentopelagica in aree coralline e non coralline, e il monitoraggio delle caratteristiche idrografiche delle acque di fondo; h) Attività di sensibilizzazione tramite un giornalista scientifico a bordo.
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La campagna MSFD-IT-1-2017 (MARINE STRATEGY 2017) è la seconda campagna oceanografica di monitoraggio degli ambienti profondi e rientra nel programma ministeriale “Strategia Marina”. Le aree d’indagine per questa campagna di monitoraggio comprendono un vasto settore del Mar Tirreno e includono le isole Eolie, l’Arcipelago Toscano, la Sardegna Nordorientale e le stazioni di monitoraggio idrologico Vector e Geostar. L’obiettivo principale è quello di individuare nuovi siti d’interesse e continuare il monitoraggio di ambienti profondi rilevanti su siti precedentemente identificati. Il monitoraggio comprende tutte le componenti di tali ambienti. Per questo motivo, le operazioni effettuate hanno coinvolto discipline differenti, concentrandosi sullo studio di ambienti profondi (oltre i -200 m) e superficiali (compresi tra i -50 e i -200 m) e sull’analisi della colonna d’acqua: studio delle comunità tramite immagini visuali, analisi degli inquinanti in acqua, monitoraggio della componente fitoplanctonica e zooplanctonica, inquinamento acustico in mare, monitoraggio di rettili e mammiferi marini, impatto antropico sul fondo, studio e monitoraggio delle caratteristiche idrologiche delle acque territoriali.
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Gli obiettivi della campagna oceanografica MarBeep erano: - Individuazione della riflettività del fondo e della colonna d'acqua su zone ad emissione di fluidi (caldi e freddi) a fondo mare; - Raccolta di campioni di sedimento per analisi sedimentologiche, gas cromatografiche, geochimiche ed isotopiche; - Raccolta di campioni per l'analisi della biodiversità delle componenti bentoniche, dai virus alla macrofauna, nei differenti habitat identificati nei siti studiati. - Individuazione di seepage system e pockmark, facies trasparenti legate a presenza di gas, bright reflections, faglie normali associate a risalita di fluidi, superfici di base di corpi di frana complessi e loro deformazioni interne; - Caratterizzazione delle variazioni fisico-chimiche verticali della colonna d'acqua in presenza di emissioni fluide a fondo mare.
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La campagna MARINE STRATEGY 2016 è la seconda campagna oceanografica di monitoraggio degli ambienti profondi e rientra nel programma ministeriale “Strategia Marina”. Le aree di indagine comprendono un vasto settore del Canale di Sicilia e del Mar Ionio, che comprendono anche le Isole Pelagie, le coste siciliane e calabresi fino alla Puglia adriatica. L’obiettivo principale è quello di mettere le basi e iniziare il monitoraggio di ambienti profondi rilevanti e già identificati, in tutte le sue componenti, dallo studio delle comunità tramite immagini visuali e campionatura, all’analisi degli inquinanti in acqua e nel sedimento, monitoraggio della componente fitoplanctonica e zooplanctonica, inquinamento acustico in mare, il monitoraggio di rettili e mammiferi marini, l’impatto antropico sul fondo, ecc.
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La campagna oceanografica GEO-CAL2014 prevede l’acquisizione di dati multi-disciplinari in prossimità delle Isole Pontine e nell'area di mare compresa tra la Calabria occidentale e le isole Eolie, in particolare al largo del promontorio di Capo Vaticano, nel Golfo di S. Eufemia e nell’area di Panarea. Zona1: include un alto morfo-strutturale (MS-High) al largo del promontorio di Capo Vaticano, la cui origine è ancora molto dibattuta. Include anche la piattaforma continentale del Golfo di S. Eufemia, dove sono presenti numerosi piccoli alti morfologici sui quali proliferano ricche biocenosi a coralli. Zona2: rappresentata dall’area circostante Panarea. E’ stata effettuate la misura diretta dei flussi di fondo con Camera Bentica Automatica, che è stata posizionata in due crateri ai bordi orientale e occidentale di una depressione nella parte nord dell’area, gia' noti per attività idrotermale. Zona3: zona a N e NE delle Isole Pontine, dove un recente survey geofisico ha messo in luce elementi che lasciano ipotizzare la presenza di un apparato vulcanico.
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La campagna oceanografica “MSFD-IONIO-2017” nella sottoregione Mar Mediterraneo Centrale e Mar Ionio è iniziata il giorno 21/7/2017 alle ore 19 dal porto di Palermo. Le aree d’indagine per questa campagna di monitoraggio hanno compreso un vasto settore del Canale di Sicilia e dal Mar Ionio come riportato in Figura 1. L’obiettivo principale è quello di individuare nuovi siti d’interesse e continuare il monitoraggio di ambienti profondi rilevanti su siti identificati dalle campagne precedenti. Le operazioni effettuate hanno coinvolto discipline differenti, concentrandosi sullo studio di ambienti profondi (oltre i -200 m) e superficiali (compresi tra i -50 e i -200 m) e sull’analisi della colonna d’acqua: studio delle comunità tramite immagini visuali, analisi degli inquinanti in acqua e nel sedimento, campionamento della componente fitoplanctonica e macrobentonica, monitoraggio di rettili e mammiferi marini, impatto antropico sul fondo e analisi del rumore ambientale.