Paleontologia
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La campagna MEMA12 (MaGIC Project) è finalizzata all'acquisizione di dati ecometrici multi fascio nei 2 fogli dell’ Adriatico meridionale di competenza ISMAR: Foglio Otranto (Foglio 49) e Foglio Tricase (Foglio 48). Questa campagna ha lo scopo di completare la mappatura batimetrica e quindi la definizione di tutti gli elementi erosivo-deposizionali geneticamente legati all’impatto di correnti dense profonde, che concorrono a rimodellare in modo pervasivo la porzione occidentale del margine meridionale adriatico. Inoltre, la caratterizzazione geomorfologica e geologica del margine, sia nella porzione di scarpata che di piattaforma continentale, è finalizzata a fornire gli elementi fisici per la definizione degli habitat marini secondo la direttiva Habitat (92/43 CEE). In particolare, l'obiettivo dell’indagine sulla piattaforma pugliese è quello di identificare aree caratterizzate dalla presenza di biocostruzioni marine. MaGIC è un progetto finanziato dal Dipartimento della Protezione Civile per l’acquisizione di dati morfobatimetrici ad alta risoluzione lungo settori di costa italiani. A tal fine è prevista la realizzazione della Carta degli Elementi di Pericolosità dei Fondali Marini Italiani, costituita da 72 Fogli a scala 1:50.000, di cui 19 di competenza ISMAR-CNR UOS Bologna. Per ciascun foglio sono previste quattro carte tematiche, esse servono a mettere in risalto aspetti diversi della pericolosità geologica e le differenti scale a cui essa può essere investigata e rappresentata.
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La campagna MEMA12 (MaGIC Project) è finalizzata all'acquisizione di dati ecometrici multi fascio nei 2 fogli dell’ Adriatico meridionale di competenza ISMAR: Foglio Otranto (Foglio 49) e Foglio Tricase (Foglio 48). Questa campagna ha lo scopo di completare la mappatura batimetrica e quindi la definizione di tutti gli elementi erosivo-deposizionali geneticamente legati all’impatto di correnti dense profonde, che concorrono a rimodellare in modo pervasivo la porzione occidentale del margine meridionale adriatico. Inoltre, la caratterizzazione geomorfologica e geologica del margine, sia nella porzione di scarpata che di piattaforma continentale, è finalizzata a fornire gli elementi fisici per la definizione degli habitat marini secondo la direttiva Habitat (92/43 CEE). In particolare, l'obiettivo dell’indagine sulla piattaforma pugliese è quello di identificare aree caratterizzate dalla presenza di biocostruzioni marine. MaGIC è un progetto finanziato dal Dipartimento della Protezione Civile per l’acquisizione di dati morfobatimetrici ad alta risoluzione lungo settori di costa italiani. A tal fine è prevista la realizzazione della Carta degli Elementi di Pericolosità dei Fondali Marini Italiani, costituita da 72 Fogli a scala 1:50.000, di cui 19 di competenza ISMAR-CNR UOS Bologna. Per ciascun foglio sono previste quattro carte tematiche, esse servono a mettere in risalto aspetti diversi della pericolosità geologica e le differenti scale a cui essa può essere investigata e rappresentata.
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La campagna oceanografica COCOMAP14 ha lo scopo di estendere la mappatura batimetrica acquisita durante la campagna COCOMAP13 nella porzione sud orientale del bacino Adriatico e quindi di individuare i principali lineamenti geomorfologici e le caratteristiche litologiche e sedimentologiche che condizionano l'esistenza di ecosistemi marini profondi. Inoltre, si intende investigare nuovi siti in cui è stata documentata l'esistenza di ecosistemi corallini di profondità e di ottenere informazioni dettagliate sulla possibile connessione di questi ecosistemi di profondità con quelli di piattaforma verificando l'esistenza di biocostruzioni mediante campionature e mappatura di dettaglio. La campagna fa parte delle del Programma dell'Unione Europea nel Settimo Quadro denominato "COCONET" (Towards COast to COast NETworks of marine protected areas (from the shore to the high and deep sea), coupled with sea-based wind energy potential). La regione marina adriatico-ionica è stata individuata per un progetto pilota focalizzato allo studio delle comunità bentoniche marine da litorali a batiali finalizzato alla comprensione delle relazioni intercorrenti fra gli organismi delle Aree Marine Protette selezionate.
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La campagna oceanografica LSD14 (LowStand Delta 2014) è stata progettata per investigare le successioni sedimentarie depositatesi al margine settentrionale della Depressione Meso-Adriatica (MAD - Mar Adriatico centrale) durante il Pleistocene Superiore e l'Olocene e fa parte del progetto di collaborazione EXXON-ISMAR (2014-2017). Lo scopo è quindi cercare di comprendere i processi di formazione e l’evoluzione stratigrafia del cuneo di lowstand del fiume Po, analizzare le facies simiche, avere informazioni sul timing di formazione del cuneo e dei canali di alimentazione, e più in generale, avanzare nuove ipotesi sui meccanismi di formazione di depositi di lowstand in bacini semi-chiusi e a sedimentazione fine.
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La campagna oceanografica INVAS_2012 si è svolta sulla piattaforma adriatica centrale, sul margine settentrionale della depressione meso-adriatica, e sulla la piattaforma antistante il Golfo di Manfredonia. Lo scopo è stato quello di investigare, mediante un approccio multidisciplinare, le strutture sottosuperficiali collegate alla presenza d’incisioni fluviali formate nell’ultimo ciclo glacio-eustatico. In particolare, studiando i sistemi di valli incise adriatiche si cercherà di discriminare tra i due fattori fondamentali che ne determinano l’origine e le fasi di riempimento: il cambiamento del livello di base e le variazioni di portata legate al ciclo idrologico.
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La campagna MARINE STRATEGY 2015 è la prima campagna oceanografica propedeutica al monitoraggio degli ambienti profondi e rientrerà nel programma ministeriale di monitoraggio degli ambienti marini. Le aree di indagine comprendono l’Adriatico Meridionale, il Canale d’Otranto e lo Ionio Settentrionale. L’obiettivo principale è quello di mettere le basi per il monitoraggio di ambienti profondi rilevanti e già identificati, in tutte le sue componenti dallo studio delle comunità tramite immagini visuali e campionatura, all’analisi degli inquinanti in acqua e nel sedimento, monitoraggio della componente zooplanctonica, inquinamento acustico in mare, impatto antropico sul fondo, ecc. L’obiettivo della campagna MARINE STRATEGY è quello mettere le basi per monitorare lo stato di salute degli ecosistemi profondi secondo diversi punti di vista. Per questo motivo, le operazioni effettuate hanno coinvolto discipline differenti concentrandosi sia sulla colonna d’acqua, che sul sedimento sia in ambiente profondo (oltre i -200 m) che più superficiale (compreso tra i -50 e i -200 m).
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La campagna oceanografica “MSFD-IONIO-2017” nella sottoregione Mar Mediterraneo Centrale e Mar Ionio è iniziata il giorno 21/7/2017 alle ore 19 dal porto di Palermo. Le aree d’indagine per questa campagna di monitoraggio hanno compreso un vasto settore del Canale di Sicilia e dal Mar Ionio come riportato in Figura 1. L’obiettivo principale è quello di individuare nuovi siti d’interesse e continuare il monitoraggio di ambienti profondi rilevanti su siti identificati dalle campagne precedenti. Le operazioni effettuate hanno coinvolto discipline differenti, concentrandosi sullo studio di ambienti profondi (oltre i -200 m) e superficiali (compresi tra i -50 e i -200 m) e sull’analisi della colonna d’acqua: studio delle comunità tramite immagini visuali, analisi degli inquinanti in acqua e nel sedimento, campionamento della componente fitoplanctonica e macrobentonica, monitoraggio di rettili e mammiferi marini, impatto antropico sul fondo e analisi del rumore ambientale.
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Durante la campagna oceanografica BARCA2007 è stata investigata l'area di scarpata continentale e bacino compresa tra il traverso di Bari e il Promontorio del Gargano (Adriatico Meridionale). I principali obiettivi sono stati: - Estensione della copertura multibeam e dei profili CHIRP lungo l'area della soglia di Pelagosa e del Dauno seamount per completare la mappatura di strutture tettoniche attive nell'area, definire l'estensione di depositi recenti di frana sottomarina e studiare la distribuzione di depositi fangosi da corrente di fondo; - Campionatura di dettaglio allo scopo di caratterizzare depositi da corrente di fondo nell'area d'interazione tra le LIW e le NAdDW, depositi di frana e da trasporto in massa evidenziati dai profili CHIRP, evoluzione del Canyon di Bari; - Raccolta di retini di plancton associati a misure CTD e campioni di fondo per caratterizzare le associazioni a foraminiferi viventi e la composizione isotopica delle specie comunemente usate nei lavori paleoclimatici.
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La campagna MARINE STRATEGY 2016 è la seconda campagna oceanografica di monitoraggio degli ambienti profondi e rientra nel programma ministeriale “Strategia Marina”. Le aree di indagine comprendono un vasto settore del Canale di Sicilia e del Mar Ionio, che comprendono anche le Isole Pelagie, le coste siciliane e calabresi fino alla Puglia adriatica. L’obiettivo principale è quello di mettere le basi e iniziare il monitoraggio di ambienti profondi rilevanti e già identificati, in tutte le sue componenti, dallo studio delle comunità tramite immagini visuali e campionatura, all’analisi degli inquinanti in acqua e nel sedimento, monitoraggio della componente fitoplanctonica e zooplanctonica, inquinamento acustico in mare, il monitoraggio di rettili e mammiferi marini, l’impatto antropico sul fondo, ecc.
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L'obiettivo principale della crociera MARCOS è stata la documentazione dei siti corallini di acque profonde nello Stretto di Sicilia. In particolare, l'obiettivo principale è stato quello di visualizzare e campionare ulteriormente le province coralline di acque profonde scoperte di recente a sud di Malta e intorno alle sponde vulcaniche e all' isola nello Stretto di Sicilia esplorate dal ROV durante una precedente crociera. Durante MARCOS questi siti corallini sono stati mappati in dettaglio, e sono stati acquisiti dati CTD e numerosi campioni di fondale per analisi interdisciplinari in corso sulle barriere coralline di acque profonde. Il campionamento del fondale marino è stato il fulcro della crociera MARCOS. Inoltre, durante la crociera, sono stati acquisiti anche nuovi dati andana-batimetrici e geofisici dal Bacino di Gela. Sono stati effettuati due recuperi e riposizionamenti degli ormeggi (mooring) per studiare l'interazione tra correnti di fondo e fondale marino nel Bacino di Gela.