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    La campagna oceanografica COCOMAP14 ha lo scopo di estendere la mappatura batimetrica acquisita durante la campagna COCOMAP13 nella porzione sud orientale del bacino Adriatico e quindi di individuare i principali lineamenti geomorfologici e le caratteristiche litologiche e sedimentologiche che condizionano l'esistenza di ecosistemi marini profondi. Inoltre, si intende investigare nuovi siti in cui è stata documentata l'esistenza di ecosistemi corallini di profondità e di ottenere informazioni dettagliate sulla possibile connessione di questi ecosistemi di profondità con quelli di piattaforma verificando l'esistenza di biocostruzioni mediante campionature e mappatura di dettaglio. La campagna fa parte delle del Programma dell'Unione Europea nel Settimo Quadro denominato "COCONET" (Towards COast to COast NETworks of marine protected areas (from the shore to the high and deep sea), coupled with sea-based wind energy potential). La regione marina adriatico-ionica è stata individuata per un progetto pilota focalizzato allo studio delle comunità bentoniche marine da litorali a batiali finalizzato alla comprensione delle relazioni intercorrenti fra gli organismi delle Aree Marine Protette selezionate.

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    La campagna MEMA12 (MaGIC Project) è finalizzata all'acquisizione di dati ecometrici multi fascio nei 2 fogli dell’ Adriatico meridionale di competenza ISMAR: Foglio Otranto (Foglio 49) e Foglio Tricase (Foglio 48). Questa campagna ha lo scopo di completare la mappatura batimetrica e quindi la definizione di tutti gli elementi erosivo-deposizionali geneticamente legati all’impatto di correnti dense profonde, che concorrono a rimodellare in modo pervasivo la porzione occidentale del margine meridionale adriatico. Inoltre, la caratterizzazione geomorfologica e geologica del margine, sia nella porzione di scarpata che di piattaforma continentale, è finalizzata a fornire gli elementi fisici per la definizione degli habitat marini secondo la direttiva Habitat (92/43 CEE). In particolare, l'obiettivo dell’indagine sulla piattaforma pugliese è quello di identificare aree caratterizzate dalla presenza di biocostruzioni marine. MaGIC è un progetto finanziato dal Dipartimento della Protezione Civile per l’acquisizione di dati morfobatimetrici ad alta risoluzione lungo settori di costa italiani. A tal fine è prevista la realizzazione della Carta degli Elementi di Pericolosità dei Fondali Marini Italiani, costituita da 72 Fogli a scala 1:50.000, di cui 19 di competenza ISMAR-CNR UOS Bologna. Per ciascun foglio sono previste quattro carte tematiche, esse servono a mettere in risalto aspetti diversi della pericolosità geologica e le differenti scale a cui essa può essere investigata e rappresentata.

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    La campagna MEMA12 (MaGIC Project) è finalizzata all'acquisizione di dati ecometrici multi fascio nei 2 fogli dell’ Adriatico meridionale di competenza ISMAR: Foglio Otranto (Foglio 49) e Foglio Tricase (Foglio 48). Questa campagna ha lo scopo di completare la mappatura batimetrica e quindi la definizione di tutti gli elementi erosivo-deposizionali geneticamente legati all’impatto di correnti dense profonde, che concorrono a rimodellare in modo pervasivo la porzione occidentale del margine meridionale adriatico. Inoltre, la caratterizzazione geomorfologica e geologica del margine, sia nella porzione di scarpata che di piattaforma continentale, è finalizzata a fornire gli elementi fisici per la definizione degli habitat marini secondo la direttiva Habitat (92/43 CEE). In particolare, l'obiettivo dell’indagine sulla piattaforma pugliese è quello di identificare aree caratterizzate dalla presenza di biocostruzioni marine. MaGIC è un progetto finanziato dal Dipartimento della Protezione Civile per l’acquisizione di dati morfobatimetrici ad alta risoluzione lungo settori di costa italiani. A tal fine è prevista la realizzazione della Carta degli Elementi di Pericolosità dei Fondali Marini Italiani, costituita da 72 Fogli a scala 1:50.000, di cui 19 di competenza ISMAR-CNR UOS Bologna. Per ciascun foglio sono previste quattro carte tematiche, esse servono a mettere in risalto aspetti diversi della pericolosità geologica e le differenti scale a cui essa può essere investigata e rappresentata.

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    La campagna MSFD-IT-1-2017 (MARINE STRATEGY 2017) è la seconda campagna oceanografica di monitoraggio degli ambienti profondi e rientra nel programma ministeriale “Strategia Marina”. Le aree d’indagine per questa campagna di monitoraggio comprendono un vasto settore del Mar Tirreno e includono le isole Eolie, l’Arcipelago Toscano, la Sardegna Nordorientale e le stazioni di monitoraggio idrologico Vector e Geostar. L’obiettivo principale è quello di individuare nuovi siti d’interesse e continuare il monitoraggio di ambienti profondi rilevanti su siti precedentemente identificati. Il monitoraggio comprende tutte le componenti di tali ambienti. Per questo motivo, le operazioni effettuate hanno coinvolto discipline differenti, concentrandosi sullo studio di ambienti profondi (oltre i -200 m) e superficiali (compresi tra i -50 e i -200 m) e sull’analisi della colonna d’acqua: studio delle comunità tramite immagini visuali, analisi degli inquinanti in acqua, monitoraggio della componente fitoplanctonica e zooplanctonica, inquinamento acustico in mare, monitoraggio di rettili e mammiferi marini, impatto antropico sul fondo, studio e monitoraggio delle caratteristiche idrologiche delle acque territoriali.

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    La crociera GECO (Greek and Eratosthenes COrals) è stata progettata per riconoscere la presenza di coralli in acque profonde nel Mediterraneo orientale, come contributo ai programmi ESF Euromargins Moundforce e EU Hermes (WP2: Deep Water Coral and Mounds). Sebbene lo scopo principale fosse la scoperta e la mappatura di siti corallini in acque profonde, GECO ha contribuito ad altri obiettivi Hermes, acquisendo dati relativi al WP1 (Open Slopes) e WP4 (Cold Seeps and Anoxic Environments) e campionando i bacini anossici Atalante e Urania (bacini anossici permanenti profondi) e i margini continentali tra Creta e Rodi. I campioni raccolti dalla parte più interna del bacino del Mediterraneo possono aiutare a gettare nuova luce sulle relazioni temporali, evolutive e genetiche esistenti con gli hotspots di corallo nel Mediterraneo e nell'adiacente Oceano Atlantico. La crociera ha anche contribuito alla valutazione delle comunità microbiche e della meiofauna che popolano il bacino anossico nel Mar Ionio meridionale e le scarpate continentali, nonché a una migliore conoscenza della biodiversità della zona batiale del Mediterraneo orientale.

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    La campagna oceanografica “MSFD-IONIO-2017” nella sottoregione Mar Mediterraneo Centrale e Mar Ionio è iniziata il giorno 21/7/2017 alle ore 19 dal porto di Palermo. Le aree d’indagine per questa campagna di monitoraggio hanno compreso un vasto settore del Canale di Sicilia e dal Mar Ionio come riportato in Figura 1. L’obiettivo principale è quello di individuare nuovi siti d’interesse e continuare il monitoraggio di ambienti profondi rilevanti su siti identificati dalle campagne precedenti. Le operazioni effettuate hanno coinvolto discipline differenti, concentrandosi sullo studio di ambienti profondi (oltre i -200 m) e superficiali (compresi tra i -50 e i -200 m) e sull’analisi della colonna d’acqua: studio delle comunità tramite immagini visuali, analisi degli inquinanti in acqua e nel sedimento, campionamento della componente fitoplanctonica e macrobentonica, monitoraggio di rettili e mammiferi marini, impatto antropico sul fondo e analisi del rumore ambientale.

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    La campagna oceanografica COCOMAP13 ha lo scopo di estendere la mappatura batimetrica nella porzione sud orientale del bacino Adriatico e quindi di individuare i principali lineamenti geomorfologici e le caratteristiche litologiche e sedimentologiche che condizionano l'esistenza di ecosistemi marini profondi. Inoltre, si intende investigare nuovi siti in cui è stata documentata l'esistenza di ecosistemi corallini di profondità e di ottenere informazioni dettagliate sulla possibile connessione di questi ecosistemi di profondità con quelli di piattaforma verificando l'esistenza di biocostruzioni mediante campionature e mappatura di dettaglio. La campagna fa parte delle del Programma dell'Unione Europea nel Settimo Quadro denominato "COCONET" (Towards COast to COast NETworks of marine protected areas (from the shore to the high and deep sea), coupled with sea-based wind energy potential) finalizzato a identificare reti di aree marine protette e possibili siti di installazione di impianti eolici.

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    Durante la campagna oceanografica BARCA2007 è stata investigata l'area di scarpata continentale e bacino compresa tra il traverso di Bari e il Promontorio del Gargano (Adriatico Meridionale). I principali obiettivi sono stati: - Estensione della copertura multibeam e dei profili CHIRP lungo l'area della soglia di Pelagosa e del Dauno seamount per completare la mappatura di strutture tettoniche attive nell'area, definire l'estensione di depositi recenti di frana sottomarina e studiare la distribuzione di depositi fangosi da corrente di fondo; - Campionatura di dettaglio allo scopo di caratterizzare depositi da corrente di fondo nell'area d'interazione tra le LIW e le NAdDW, depositi di frana e da trasporto in massa evidenziati dai profili CHIRP, evoluzione del Canyon di Bari; - Raccolta di retini di plancton associati a misure CTD e campioni di fondo per caratterizzare le associazioni a foraminiferi viventi e la composizione isotopica delle specie comunemente usate nei lavori paleoclimatici.

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    Gli obiettivi della campagna oceanografica MarBeep erano: - Individuazione della riflettività del fondo e della colonna d'acqua su zone ad emissione di fluidi (caldi e freddi) a fondo mare; - Raccolta di campioni di sedimento per analisi sedimentologiche, gas cromatografiche, geochimiche ed isotopiche; - Raccolta di campioni per l'analisi della biodiversità delle componenti bentoniche, dai virus alla macrofauna, nei differenti habitat identificati nei siti studiati. - Individuazione di seepage system e pockmark, facies trasparenti legate a presenza di gas, bright reflections, faglie normali associate a risalita di fluidi, superfici di base di corpi di frana complessi e loro deformazioni interne; - Caratterizzazione delle variazioni fisico-chimiche verticali della colonna d'acqua in presenza di emissioni fluide a fondo mare.

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    L’obiettivo principale della crociera CORSARO è stata la raccolta di dati biogeologici e idrologici dalla provincia corallina di acque profonde di Santa Maria di Leuca (SML) nel Mar Ionio. Inoltre, sono state esplorate alcune parti del margine meridionale del Mar Adriatico identificando nuovi siti di acque profonde, sebbene tutti premoderni. A SML e in Adriatico è stata raccolta una gran varietà di coralli bianchi vivi e morti (Lophelia, Madrepora, Desmophyllum e Caryophyllia). Questi materiali saranno funzionali a studi paleoceanografici basati sulla geochimica (isotopi stabili, elementi in tracce e minori). I coralli sono anche utili per valutare la connettività genetica degli attuali banchi di coralli del Mediterraneo, ma anche in una proiezione temporale attraverso l'applicazione della valutazione paleogenetica (basata su DNA degradato).