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    La campagna oceanografica INVAS_2012 si è svolta sulla piattaforma adriatica centrale, sul margine settentrionale della depressione meso-adriatica, e sulla la piattaforma antistante il Golfo di Manfredonia. Lo scopo è stato quello di investigare, mediante un approccio multidisciplinare, le strutture sottosuperficiali collegate alla presenza d’incisioni fluviali formate nell’ultimo ciclo glacio-eustatico. In particolare, studiando i sistemi di valli incise adriatiche si cercherà di discriminare tra i due fattori fondamentali che ne determinano l’origine e le fasi di riempimento: il cambiamento del livello di base e le variazioni di portata legate al ciclo idrologico.

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    La campagna oceanografica GEO-CAL2014 prevede l’acquisizione di dati multi-disciplinari in prossimità delle Isole Pontine e nell'area di mare compresa tra la Calabria occidentale e le isole Eolie, in particolare al largo del promontorio di Capo Vaticano, nel Golfo di S. Eufemia e nell’area di Panarea. Zona1: include un alto morfo-strutturale (MS-High) al largo del promontorio di Capo Vaticano, la cui origine è ancora molto dibattuta. Include anche la piattaforma continentale del Golfo di S. Eufemia, dove sono presenti numerosi piccoli alti morfologici sui quali proliferano ricche biocenosi a coralli. Zona2: rappresentata dall’area circostante Panarea. E’ stata effettuate la misura diretta dei flussi di fondo con Camera Bentica Automatica, che è stata posizionata in due crateri ai bordi orientale e occidentale di una depressione nella parte nord dell’area, gia' noti per attività idrotermale. Zona3: zona a N e NE delle Isole Pontine, dove un recente survey geofisico ha messo in luce elementi che lasciano ipotizzare la presenza di un apparato vulcanico.

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    Nel Mare Mediterraneo le misure di rumore sottomarino e la valutazione del suo impatto sulle risorse biologiche sono tutt'ora molto limitate sia nello spazio che nel tempo. L'obiettivo principale del progetto è di creare una cooperazione trasfrontaliera dal tpunto di vista tecnico, scientifico e istituzionale tra Italia e Croazia in mare Adriatico Settentrionale per affrontare insieme il problema di caratterizzare l'impatto del rumore ambientale sottomarino sulla fauna marina e in generale sull'ecosistema a scala di bacino. Per assicurare una protezione efficiente della biodiversità amrina e per promuovere un uso sostenibile degli ecosistemi costieri e marini e le relative risorse, si intende: 1) mettere insieme tutti gli esperti e tutti i portatori di itneresse che lavorano nell'ambito del rumore sottomarino e nella caratterizzazione del panorama sonoro subacqueo all'interno del programma Interreg Italia- Croazia nel Mare Adriatico Settentrionale, ovvero in un area estrememante impattata da un traffico marittimo in aumento, dal turismo e dallo sfruttamento delel risorse naturali; 2) utilizzare le più recenti tencologie e metodologie sviluppate finora (come ad esempio il progetto Life Plus BIAS per il Mar Baltico), tranferirle e adattarle alle prprietà ambientali specifiche del Nord Adriatico; 3) sviluppare delle politiche comuni per gestione e la mitigazione per rafforzarre la pianificazione spaziale marittima e la protezione delle risorse marine. Programma: INTERREG Italy-Croatia Acronimo: SOUNDSCAPE Durata: 01/01/2019 – 30/06/2021 Contributo EU: € 1.824.134 Budget ISMAR: € 605.136 Partnership: 1. Institute of Oceanography and Fisheries (IOF-Croatia) 2. CNR-ISMAR 3. Blue World Institute of Marine Research and Conservation (BWI-Croazia) 4. Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Friuli Venezia Giulia (ARPA FVG-Italia) 5. Fondazione Cetacea Onlus (Italia) 6. Regione Marche 7. Croatian Agency for the Environment and Nature (CAEN-Croatia) 8. Teaching Insitute for Public Health, Primoje-Gorski Kotar County (TIPH-Craotia)

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    La campagna oceanografica COCOMAP13 ha lo scopo di estendere la mappatura batimetrica nella porzione sud orientale del bacino Adriatico e quindi di individuare i principali lineamenti geomorfologici e le caratteristiche litologiche e sedimentologiche che condizionano l'esistenza di ecosistemi marini profondi. Inoltre, si intende investigare nuovi siti in cui è stata documentata l'esistenza di ecosistemi corallini di profondità e di ottenere informazioni dettagliate sulla possibile connessione di questi ecosistemi di profondità con quelli di piattaforma verificando l'esistenza di biocostruzioni mediante campionature e mappatura di dettaglio. La campagna fa parte delle del Programma dell'Unione Europea nel Settimo Quadro denominato "COCONET" (Towards COast to COast NETworks of marine protected areas (from the shore to the high and deep sea), coupled with sea-based wind energy potential) finalizzato a identificare reti di aree marine protette e possibili siti di installazione di impianti eolici.

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    Profilo monocanale acquisito con lo sparker 30 kJ, della Teledyne Exploration di Houston (USA), in formato analogico stampato in tempo reale su carta termica (shot number 1 - 15; record length 0 - 8 s). Posizionamento tipo Loran C successivamente convertito in geografiche WGS84. L'area investigata è rappresentata dal segmento di piana abyssale tra il vulcano Magnaghi e il vulcano Vavilov, Tirreno centrale. Capo crociera: dr. A. Fabbri, partecipanti: S. Rossi, E.F.K. Zarudzki; periti: P. Ferretti e A. Ferriani. Nel 2020 i profili sparker non stati digitalizzati (immagine TIFF) e convertiti in file segy standard georeferenziati e inclusi nella Banca Dati Sparker (SDB) gestita dal gruppo informale per la gestione della SDB. Il profilo è caratterizzato da: numero di soppio 1 - 20; numero di tracce 1- 9755; lunghezza del record 0 - 8 s; coordinate UTM, WGS84.

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    La complessità deposizionale e morfologica del margina meridionale del mar Adriatico (SAM) riflette l'attività delle correnti di fondo che portano ad aree di maggiore accumulo ed erosione focalizzata. L'attività delle correnti di fondo a sua volta può favorire l'instabilità dei pendii controllando la generazione di strati potenzialmente deboli o minando i settori dei pendii attraverso processi di erosione. D'altra parte, le correnti di fondo colpiscono il fondale marino nelle aree colpite da cedimenti, controllando o impedendo la deposizione di depositi più giovani sopra le frane, influenzando direttamente gli ecosistemi marini profondi. Lo scopo della crociera oceanografica SASSI08 era la definizione del percorso dell'acqua densa (NAdDW) attraverso la piattaforma esterna dell'Adriatico meridionale e la definizione dell'impatto delle acque che interessano il fondo sul versante inferiore e sul fondo del bacino con particolare riferimento alle aree di confinamento morfologico dei flussi. Inoltre, la crociera di campionamento ha contribuito a migliorare la nostra definizione della variabilità degli ecosistemi della scarpata lungo questo margine. Sia le caratteristiche sedimentologiche che gli ecosistemi del fondo marino sono fortemente influenzati dall'impatto delle acque dense della piattaforma che scendono a cascata in tutta l'area.

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