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Digital Elevation Model (DEM) from 1280 to 2120 water depth at 40 meters resolution. Bathymetric surface collected during the oceanographic cruise JAMMEGAIA22 on board of the R/V GAIA BLU by CNR.
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UNO is a underwater images dataset allowing deep-learning networks to localize non-natural objects within underwater images. The dataset consists in 279 videos, 5930 frames, and 10809 labels. UNO is a more consistent and balanced version of the TrashCan image dataset to evaluate models for detecting non-natural objects in the underwater environment. We propose a method to balance the number of annotations and images for cross-evaluation. We then compare the performance of a SOTA object detection model when using TrashCAN and UNO datasets. Additionally, we assess covariate shift by testing the model on an image dataset for real-world application. Experimental results show significantly better and more consistent performance using the UNO dataset.
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Bathymetric surface acquired in the framework of the TREMOR24 oceanographic campaign (CORSUB Project)
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The robotic seabed cleaning platform developed by TECNALIA, CNRS- LIRMM and “Servizi Tecnici”, consists in a floating platform which, through cables and winches, the seabed cleaning robot is attached. The structure is equipped with a set of sensors for underwater perception to control the robot and detect & identify the marine litter to be removed. Moreover, the robotic platform is characterized by two different tools that allow to collect the ML on the seabed: a drudge to suck up smaller litter and a gripper to grasps larger items like tires, parts of boats, fishing nets etc.
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Bibliographic review collecting studies carried out at Tremiti Islands. This work has been done in the scope of "AMP Tremiti contabilità ambientale II" project commissioned to CoNISMa (Consorzio Nzionale Interuniversitario per le Scienze del Mare) by Ente Parco Nazionale del Gargano. This dataset aim to provide a comprehensive collection of all scientific research done in the specific area of Tremiti Islands. The research was performed across multiple search engines, namely Google scholar, Scopus and Web of Science with defined queries. All results were examinated further and only papers that provided geographical coordinates (or a map) (WIP)
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L’obiettivo è valutare la presenza di microplastiche nei tre sottobacini lagunari e nel bacino scolante per comprendere i percorsi di trasporto di questi inquinanti. In particolare ISP si occupa di quantificare e caratterizzare simultaneamente le small microplastics (<100 µm), additivi plastici e altre componenti del microlitter in acque e sedimenti. Campionate acque in 12 siti lagunari per 4 campagne nel periodo 2022-2023 nei tre sottobacini, in quattro di questi siti sono anche stati campionati i sedimenti in una sola campagna. Nel bacino scolante sono stati campionati 11 siti per 4 campagne di campionamento nel 2022-2023. Inoltre è stato campionato per 12 mesi consecutivi il sito CUAI (Canale Unico Acque Irrigue) che raccoglie le acque dal Sile e le porta al potabilizzatore di Ca’ Solaro
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Dati di livello di pressione sonora ottenuti elaborando file wav di rumore subacqueo registrati nell'ambito del progetto Interreg SOUNDSCAPE.
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Durante la crociera SETE 2006 (SEdimentation and TEctonics) è stata indagata l'area di scarpata continentale compresa tra l'offshore di Monopoli e il promontorio del Gargano (sud Adriatico). Gli obiettivi principali sono stati: - definire la dinamica dei processi erosivi e di cedimento massivo legati alle sequenze deposizionali che progradano lungo il pendio; - comprendere l'interazione tra la dinamica sedimentaria e la struttura tettonica che interessa la piattaforma e la scarpata dell'Adriatico meridionale; - comprendere la distribuzione e la variabilità laterale del sistema di pieghe e faglie lungo l'area di deformazione, nota come faglia di Gondola; - definire la morfologia delle aree interessate da frane sottomarine e la morfologia del Canyon di Bari (principale canyon sottomarino adriatico); - rilevare e studiare diverse aree interessate da caratteristiche deposizionali di onde sedimentarie e correnti di fondo (tipicamente con direzione di crescita verso la piattaforma continentale); - studiare il Canyon di Bari e la relazione tra la fase erosiva e l'avanzamento dalla piattaforma continentale; - campionare coralli (vivi e subfossili) in canyon e in aree di versante interessate da correnti di fondo; - raccogliere carote attraverso sequenze stratigrafiche idonee a studiare l'evoluzione paleoclimatica e paleoceanografica del mare Adriatico.
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Le attivita' di ricerca si sono concentrate nelle acque dell’Adriatico settentrionale dove la campagna oceanografica ASCI14 ha acquisito nuovi dati per tre distinti progetti di ricerca che vertono sulla stessa area: la piattaforma nord adriatica. I temi scientifici dei tre progetti sono di seguito elencati. Progetto A: Ricerca di depositi sabbiosi in piattaforma. La caratterizzazione, la mappatura e la messa a punto di una metodologia di indagine e di potenziale utilizzo della porzione sabbiosa dei depositi fluviali sommersi, renderà possibile il completamento del budget della risorsa sabbia in piattaforma e la definizione dei problemi tecnici al possibile sfruttamento di questi depositi. Progetto B: Verifica dell'applicabilita' del geodatabase dei depositi sabbiosi presenti sulla piattaforma al largo della regione Emilia Romagna, come strumento per lo sfruttamento dei giacimenti sabbiosi sommersi. Progetto C: Studio delle variazioni eustatiche e della subsidenza in Alto Adriatico negli ultimi 130.000 anni attraverso indicatori geomorfologici, stratigrafici e geoarcheologici.
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La campagna MARINE STRATEGY 2016 è la terza campagna oceanografica di monitoraggio degli ambienti profondi e rientra nel programma ministeriale “Strategia Marina”. Le aree d’indagine comprendono l’intero bacino Adriatico (dal traverso di Otranto al Golfo di Trieste). L’obiettivo principale è quello di mettere le basi e iniziare il monitoraggio di ambienti profondi rilevanti e già identificati, in tutte le sue componenti, dall’analisi degli inquinanti in acqua e nel sedimento, il monitoraggio della componente fitoplanctonica e zooplanctonica, bio-ottica, inquinamento acustico in mare, il monitoraggio di rettili e mammiferi marini, l’impatto antropico sul fondo, ecc. L’obiettivo della campagna MARINE STRATEGY è quello di monitorare lo stato di salute degli ecosistemi profondi secondo diversi punti di vista. Per questo motivo, le operazioni effettuate hanno coinvolto discipline differenti concentrandosi sia sulla colonna d’acqua, che sul sedimento sia in ambiente profondo (oltre i -100 m) che più superficiale. Le indagini si sono svolte nelle acque territoriali.