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    High resolution video on back corals forest in the Gulf of Naples (Italy)

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    Digital Elevation Model (DEM) from 1280 to 2120 water depth at 40 meters resolution. Bathymetric surface collected during the oceanographic cruise JAMMEGAIA22 on board of the R/V GAIA BLU by CNR.

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    La campagna MARINE STRATEGY 2016 è la terza campagna oceanografica di monitoraggio degli ambienti profondi e rientra nel programma ministeriale “Strategia Marina”. Le aree d’indagine comprendono l’intero bacino Adriatico (dal traverso di Otranto al Golfo di Trieste). L’obiettivo principale è quello di mettere le basi e iniziare il monitoraggio di ambienti profondi rilevanti e già identificati, in tutte le sue componenti, dall’analisi degli inquinanti in acqua e nel sedimento, il monitoraggio della componente fitoplanctonica e zooplanctonica, bio-ottica, inquinamento acustico in mare, il monitoraggio di rettili e mammiferi marini, l’impatto antropico sul fondo, ecc. L’obiettivo della campagna MARINE STRATEGY è quello di monitorare lo stato di salute degli ecosistemi profondi secondo diversi punti di vista. Per questo motivo, le operazioni effettuate hanno coinvolto discipline differenti concentrandosi sia sulla colonna d’acqua, che sul sedimento sia in ambiente profondo (oltre i -100 m) che più superficiale. Le indagini si sono svolte nelle acque territoriali.

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    La campagna oceanografica RECORD_2013 (Risposta geochimica dei coralli di profondità a variazioni paleoceanografiche e paleoclimatiche in Canale di Sicilia) è stata realizzata in funzione di obiettivi prioritari funzionali ad alcuni progetti internazionali (MISTRAL/PALEOMEX/COFIMED) e nazionali (Progetto Bandiera Ritmare), ed EU Coconet. In particolare mirava a: 1) Acquisire transetti idrologici con prelievo di campioni di acqua per la caratterizzazione chimico-fisica delle masse di acqua; 2) Effettuare il primo rilievo multidisciplinare (mappatura, geofisica, biologia, documentazione ROV e idrologia) della nuova area a coralli bianchi scoperta nell’estate del 2103 al largo della Sardegna; 3) Effettuare un rilievo geofisico del canyon di Biserta (Tunisia) e una sua esplorazione per l’eventuale identificazione di siti a coralli profondi attuali e sub fossili; 4) Ottenere campioni di sedimenti nei settori tunisini del Canale di Sardegna e del Canale di Sicilia funzionali a studi paleoclimatici del tardo olocene.

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    La complessità deposizionale e morfologica del margina meridionale del mar Adriatico (SAM) riflette l'attività delle correnti di fondo che portano ad aree di maggiore accumulo ed erosione focalizzata. L'attività delle correnti di fondo a sua volta può favorire l'instabilità dei pendii controllando la generazione di strati potenzialmente deboli o minando i settori dei pendii attraverso processi di erosione. D'altra parte, le correnti di fondo colpiscono il fondale marino nelle aree colpite da cedimenti, controllando o impedendo la deposizione di depositi più giovani sopra le frane, influenzando direttamente gli ecosistemi marini profondi. Lo scopo della crociera oceanografica SASSI08 era la definizione del percorso dell'acqua densa (NAdDW) attraverso la piattaforma esterna dell'Adriatico meridionale e la definizione dell'impatto delle acque che interessano il fondo sul versante inferiore e sul fondo del bacino con particolare riferimento alle aree di confinamento morfologico dei flussi. Inoltre, la crociera di campionamento ha contribuito a migliorare la nostra definizione della variabilità degli ecosistemi della scarpata lungo questo margine. Sia le caratteristiche sedimentologiche che gli ecosistemi del fondo marino sono fortemente influenzati dall'impatto delle acque dense della piattaforma che scendono a cascata in tutta l'area.

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    Breve sommario narrativo del contenuto delle risorse

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    La crociera oceanografica multidisciplinare OBAMA_2011 è stata effettuata in Adriatico Meridionale, nello Stretto di Otranto e nella provincia corallina di acque fredde di S. Maria di Leuca per indagare le variazioni ambientali ed ecologiche avvenute negli ecosistemi oceanici profondi legati ai recenti cambiamenti climatici. La crociera faceva parte della fase sperimentale di due progetti di ricerca: EC_HERMIONE (Hotspot Ecosystem Research and Mans Impact on European Seas) e PRIN_OBAMA (Offshore OBservatory for the long-term ecologic research (L-TER) on the SeA del Mediterraneo profondo). Le principali operazioni effettuate sulla crociera sono state: a) Recupero, manutenzione e ricollocazione di 2 mooring nel Mare Adriatico Meridionale; b) Profili CTD lungo i transetti normali al versante continentale seguendo il percorso dell'Acqua Densa del Nord Adriatico (NadDW) che si diffonde nel Mare Adriatico Meridionale. L'acqua è stata raccolta anche per definire la distribuzione spaziale delle popolazioni di microzoo, microfito, nano e picoplancton; c) Esperimenti di diluizione per valutare il funzionamento della rete alimentare microbica in acque profonde; d) Carotaggio con box core. Una volta a bordo, ogni campione è stato sottocampionato per lo studio di macrobenthos, meiofauna, batteri / virus, materia organica, enzimi e granulometria. Le carote di sedimento corte sono state inoltre sottocampionate per misurare i microprofili di ossigeno disciolto e per caratterizzare la materia organica. e) Campionamento di sedimenti superficiali con benna nel canyon di Bari. f) Acquisizione di linee sonar Multibeam e CHIRP; g) Dislocamento di MEMO nella provincia del corallo bianco di Santa Maria di Leuca per l'osservazione della megafauna bentopelagica in aree coralline e non coralline, e il monitoraggio delle caratteristiche idrografiche delle acque di fondo; h) Attività di sensibilizzazione tramite un giornalista scientifico a bordo.

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    La campagna oceanografica INVAS_2012 si è svolta sulla piattaforma adriatica centrale, sul margine settentrionale della depressione meso-adriatica, e sulla la piattaforma antistante il Golfo di Manfredonia. Lo scopo è stato quello di investigare, mediante un approccio multidisciplinare, le strutture sottosuperficiali collegate alla presenza d’incisioni fluviali formate nell’ultimo ciclo glacio-eustatico. In particolare, studiando i sistemi di valli incise adriatiche si cercherà di discriminare tra i due fattori fondamentali che ne determinano l’origine e le fasi di riempimento: il cambiamento del livello di base e le variazioni di portata legate al ciclo idrologico.

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    La campagna MAGIC ISMAR 02/10 è finalizzata all'acquisizione di dati geofisici “shallow waters” nei 4 fogli del margine orientale della Sardegna di competenza ISMAR: Tavolara (Foglio 55), Orosei (Foglio 56), Arbatax (Foglio 57), Costarei (Foglio 58). La piattaforma e la scarpata continentali sono piuttosto estese (fino a 20-25 km) nella parte settentrionale del margine sardo orientale, mentre si restringono verso sud, dove la piattaforma continentale è completamente assente, ad esempio nel Golfo di Orosei. MaGIC è un progetto finanziato dal Dipartimento della Protezione Civile per l’acquisizione di dati morfobatimetrici ad alta risoluzione lungo settori di costa italiani. A tal fine è prevista la realizzazione della Carta degli Elementi di Pericolosità dei Fondali Marini Italiani, costituita da 72 Fogli a scala 1:50.000, di cui 19 di competenza ISMAR-CNR UOS Bologna. Per ciascun foglio sono previste quattro carte tematiche, esse servono a mettere in risalto aspetti diversi della pericolosità geologica e le differenti scale a cui essa può essere investigata e rappresentata.

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    Analisi quantitativa e qualitativa di small microplastics (<100 µm), additivi plastici e altre componenti del microlitter presenti in organismi di Mytilus galloprovincialis. Progetto in collaborazione con Università di Padova ed Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe)